Il sentiero di San Franceso

Il punto di partenza è a Cantuccio,Winkel (frazione di Caminata, del Comune di Campo Tures),  vi è  un parcheggio  accanto al bar  ; il tracciato  si inoltra nel bosco , si snoda e si inerpica sulla montagna, passando accanto alle cascate di Riva: lungo il percorso si può ammirare uno dei piú suggestivi paesaggi della valle Tures-Aurina ; dopo meno di due ore di tranquillo cammino , lungo il quale sono  allestite  le dieci stazioni meditative,  si arriva alla cappella di San Francesco e Santa Chiara. Alla costruzione di questo tracciato hanno partecipato in tanti:  operai, falegnami, scultori, allievi scultori; quasi tutti hanno lavorato come volontari  o hanno realizzato delle opere gratuitamente, anche la gioventú del decanato, che è stata fra i promotori di questa iniziativa;  i consigli parrocchiali di tutto il circondario, e molti privati hanno sostenuto l‘iniziativa con donazioni varie.

La cappella di San Francesco e Santa Chiara a Tobl

Proprio a Tobl, accanto alla cappella si ergeva il primo castello dei nobili di Tures; e da un documento del 1309 si è saputo che Hugo VI di Tures aveva  allora disposto una somma di denaro destinata alla fondazione di un convento in onore di Santa Chiara. Il convento non venne mai fondato, ma nel popolo si diffuse la leggenda del convento a Tobl. Il castello andó completamente in rovina, ma della cappella rimasero in piedi alcune  parti . Nel 1982 il comune di Campo Tures decise di recuperare questa antichissima chiesetta. In riferimento a Hugo VI, il luogo sacro ricostruito venne dedicato a San Francesco e a Santa Chiara. Essa fu subito dotata di arredo: una statua doppia, una croce, un altare e delle panche.  All‘interno vi è inoltre una scala a chiocciola che conduce al vano inferiore,  piuttosto buio, la cripta, dove si trova la croce di San Damiano.

 

La via di Santa Chiara

Coloro per i quali il tracciato del sentiero di San Francesco risulti troppo lungo o faticoso, hanno la possibilità di arrivare alla cappella attraverso questa scorciatoia, il cui accesso si trova peró a monte, dal lato opposto, al parcheggio superiore, sulla strada in direzione di Riva di Tures. In breve tempo si arriva ad un orto recintato in cui si erge la statua in bronzo di Santa Chiara, statua che regge in mano un ostensorio, da cui sgorga uno zampillo d‘acqua; poi si continua  arrivando in poche decine di minuti  ai ruderi restaurati del vecchissimo castello e infine alla cappella.

Stazioni

Le stazioni sono dieci, con tre stazioni intermedie. Ogni stazione è caratterizzata da tre elementi

una strofa nella lingua originale di San Francesco

una citazione della S. Bibbia

una rappresentazione figurativa

+

Partenza

Parcheggio Wasserfallbar
1.

Stazione 1: Dio uno e trino

Il tema è la lode alla Ss.Trinitá.
2.

Stazione 2: Fratello sole

Questo secondo punto si trova a un bivio: Vi è una grande sfera di granito dorata rivolta ad occidente, per cui essa viene esattamente irradiata dal sole che tramonta. Nella grande pietra è scolpita una parola della promessa, tratta dal libro di Isaia: “Il tuo sole non tramonterà piú“. Il sole per frate Francesco era un‘immagine della bellezza di Dio.
3.

Stazione 3: Sorella acqua

La prima cascata è lo sfondo ideale e coinvolgente per la lode all‘acqua. È stato scelto il passo da Giov.7,37: “Chi ha sete, venga da me“. Cristo, in cima al masso, dona l‘acqua della vita agli assetati ed affamati. La scultura rappresenta nella sua eterogeneità, dai prepotenti ai poveracci, l‘umanità intera, bisognosa di salvezza.
+

Stazione intermedia

Statua di San Francesco e Maria con Bambino, realizzata per l‘anno mariano nel 1988. Il Bambino con una mano tiene la mini-chiesetta e con l‘altra benedice Francesco.
4.

Stazione 4: Fratello fuoco

Vediamo un braciere circondato da dei posti a sedere: al di sopra, nella parete rocciosa sono raffigurati gli Apostoli sui quali scende il fuoco dello Spirito Santo. Francesco, interiormente, ardeva per Cristo.
5.

Stazione 5: Luna e stelle

La spiegazione per questa meditazione è data dal salmo 8. Nel mosaico con parti in vetro - in cui ci si puó specchiare- si distinguono due persone che, alla vista notturna della luna e delle stelle, alzano le mani con ammirazione verso Dio Creatore. La domanda del salmo è: “Cos‘è l‘uomo?“ E a noi stessi possiamo riferire la domanda: “Fino a che punto sono uomo io?“
6.

Stazione 6: La pace

Il desiderio di pace è diffuso in tutto il mondo e qui esso è espresso da due sculture: due individui sofferenti e stremati giacciono sulle due opposte parti spezzate di un macigno e si tendono la mano per fare pace: dalla Bibbia abbiamo la citazione “beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio“(Mt,5,9)
+

stazione intermedia: la famiglia

Le sculture rappresentano la famiglia del giovane Francesco, quando decise di cambiare vita. La preoccupazione dei genitori Giovanna Pica e Pietro Bernardone richiama i problemi di molte famiglie nel mondo attuale, famiglia che rimane importantissima.
7.

Stazione 7: La madre terra

La scultura nel capitello rappresenta al centro Dio Padre nell‘ultimo giorno della creazione, con l‘albero della vita; affiancati sotto ad esso a sinistra si vedono
Adamo ed Eva, mentre a destra vi sono gli animali tipici di queste zone. Il minuscolo giardinetto circostante ci ricorda di salvaguardare la natura, che in molte realtá viene purtroppo in tanti modi trascurata.
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Stazione intermedia: La croce di San Damiano

Questa è una copia realizzata da un artista di Brunico, in quanto quella originale, portata da Assisi dai giovani del decanato locale, si era danneggiata a causa delle intemperie. Lo stesso esemplare si trova nella cripta della cappella, dove é affiancata dalla tavola con le scritte trilingui, su cui è riportata la domanda- determinante nella vita di Francesco- a Dio: “Signore cosa vuoi che io faccia?“
8.

Stazione 8: Fratello vento

A questo punto meditativo si arriva dopo un tratto molto ripido. La ruota del vento interpreta bene questo elemento; sotto di essa troviamo intagliate in rilievo e ripartite in quattro, le stagioni con la vita dei contadini locali. Per Francesco tutto in natura è positivo, egli parla infatti di “qualsiasi tempo“; dalla Bibbia abbiamo Mt 5,45.
9.

Stazione 9: Sorella morte

Il posto scelto si adatta bene a questa particolare meditazione; come allestimento troviamo un passaggio ad arco, intagliato coi simboli della morte, che ci ricordano la nostra transitorietá; la ruota della vita, poi c‘è una panca a forma di bara; dalla Bibbia: Apoc.,3,8. Sull‘altro lato dell‘arco sono intagliati i simboli della redenzione, per la Bibbia: Giov.11,25
10.

Stazione 10: La lode a Dio

L‘ultimo punto riprende il pensiero del primo, e Francesco ci invita ad unirci nella lode a Dio Creatore, espressa bene dalla scultura. A quest‘ ultima si addice il salmo 150,6, col versetto finale:“Ogni essere che respira lodi il Signore“.
Siamo arrivati alla meta del nostro pellegrinaggio. Siamo pronti per entrare nella cappella.
+

Stazione terminale

Una volta arrivati alla capella di San Francesco e Santa Clara il nostro pellegrinaggio è terminato.

Libretti informativi per i pellegrini
Li si puó avere dando una libera offerta:
ci sono: nella cappella di San Francesco e Santa Chiara oppure al centro giovanile del decanato, parrocchia n.3, Campo Tures